Conseguenze per l’economia italiana della guerra in Ucraina con la prof.ssa Rosella Castellano

Venerdì 3 giugno abbiamo parlato di economia e in particolare delle conseguenze sull’Italia della guerra in Ucraina. Ecco alcune di queste cifre: a maggio il costo della vita in Italia è salito del 6,9%, ai livelli di 36 anni fa; il carrello della spesa corre del 7,5%; i costi di abitazione, acqua, combustibile salgono del 26,4% e i trasporti di oltre il 10%; anche la pasta costa il 16,6% in più rispetto al 2021 e gli alimentari complessivamente hanno segnato un aumento del 7,1%. E tutto questo senza calcolare il debito pubblico lievitato a dismisura. Il prezzo del petrolio è schizzato alle stelle e si prevede che la benzina in Italia da 1,9 salirà a 2,20 euro al litro.
La Coldiretti di Puglia ha diffuso una specie di bollettino di guerra dei prezzi: a Bari il burro ha raggiunto prezzi stellari con +139% risetto al mese precedente, la pasta +21%, l’olio di semi +51%, la passata di pomodoro +42%, la farina di frumento +7% e la mozzarella fior di latte +4%, mentre l’olio extravergine di oliva segna una diminuzione del prezzo del 15%.
In Italia, i rincari di petrolio, gas, carbone, stanno facendo crescere i costi delle imprese. E tutto questo senza considerare l’aumento del debito pubblico italiano che a marzo ha registrato il nuovo record di oltre 2.750 miliardi. L'incremento mensile è stato di circa 19 miliardi di euro; rispetto al dato dello stesso mese dello scorso anno (2.650 miliardi di euro) il debito pubblico è cresciuto di quasi 105 miliardi.
La situazione della pandemia con la necessità dei vari sostegni praticati dal governo aveva già appesantito la situazione. Quando si annunciava la ripresa è scoppiata la guerra in Ucraina, che ha fatto precipitare il quadro economico.
L’Italia sconta gli errori del passato e le scelte sbagliate operate da alcuni governi, ma soprattutto la sottovalutazione del problema in un Paese dove le fonti energetiche alternative a cominciare dal fotovoltaico e dall’eolico non sono state molto agevolate, pur in una situazione privilegiata grazie a sole e vento che abbiamo in abbondanza. Oggi paghiamo il prezzo della mancata autonomia, anche per colpa alla forte influenza delle lobby energetiche sulla politica.
Insomma queste sono alcune delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina che, nell’economia globale, si ripercuotono su tutto il mondo: basti considerare il caso del grano bloccato nei porti. Sembra tornato “il tempo di guerra” che abbiamo sentito raccontare dai nostri genitori e nonni. E altre conseguenze ci attendono.
Un argomento di grande attualità quello degli effetti della guerra sull’economia italiana che abbiamo affidato a una relatrice illustre, la Prof.ssa Rosella Castellano, Direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.