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Immagine del redattoreFelice de Sanctis

Il Club in gita ad Acerenza e Avigliano

I

l 5 maggio i soci del Club di Molfetta si sono recati in gita ad Acerenza e Aigliano.

Nella prima città lucana esiste una splendida cattedrale. Può sembrare strano scoprire una chiesa così grande in un paese piccolo come Acerenza (meno di 3.000 abitanti) ma la Cattedrale di Acerenza non è che una testimonianza del passato glorioso di questo comune.

Edificata tra l’XI e il XIII sui resti di un tempio romano dedicato ad Ercole Acheruntino, conserva intatta una sacralità ancestrale, quasi magica. Di particolare pregio è il portale d’ingresso, decorato da figure di animali ed esseri umani avvinghiati tra loro, mentre all’interno sono custodite opere del pittore lucano del XVI secolo Antone Stabile e affreschi dell’artista rinascimentale Giovanni Todisco che decorano la cripta, anch’essa in stile rinascimentale.



Passeggiando di sera per gli stretti vicoli del borgo è facile immaginare antichi guerrieri percorrere furtivi queste strade, nascondendo tesori di incommensurabile valore.

Acerenza nasce infatti nel secolo come insediamento militare normanno contro gli arabi, un punto di partenza e di arrivo per molti cavalieri della Terrasanta. Sono molti del resto i riferimenti all’Ordine dei Templari che si possono trovare nelle strutture più antiche della città.



Più controversa è la storia che riguarda la sepoltura della figlia del conte Vlad, Maria Balsa. La scoperta è recente e prende avvio dall’aver individuato il simbolo dei Vlad (un drago alato) impresso sulle mura della Cattedrale di Acerenza.

Lo stesso nome “Balsa” secondo alcuni deriva da “Balcana” (proveniente dai Balcani) e in molti hanno trovato nella cattedrale simboli che rimandano alla famiglia Vlad e alla Romania.








Che sia verità o leggenda non è dato saperlo, ciò che conta è che sia una bella storia che aggiunge fascino a questo bellissimo paese che gli amici del Rotary hanno visitato.

Il pullman poi si è diretto ad Avigliano dove i soci hanno potuto gustare le tipiche pietanze di baccalà.

Una giornata di cultura, allegria e amicizia come sempre, che serve a consolidare il rapporto fra i soci: un obiettivo del presidente Catalano per questo anno rotariano.

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